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giovedì 14 gennaio 2021

5-B

 


Quest’anno sono in quinta superiore. Sicuramente, guardando la me degli anni passati so che un ultimo anno di superiori del genere non se lo sarebbe mai potuto immaginare. Mi ricordo quando alle elementari cercavo di immaginare come sarei stata da più grande, gli amici che avrei avuto e i posti che avrei visitato a diciotto anni, dato che i film sugli adolescenti lasciano molto su cui sognare. Anche se questo non è stato possibile completamente per questa situazione del Covid, almeno so che quando sarà tutto finito cercherò di recuperare le occasioni passate e riuscirò a godermele ancora di più.

Ora sono in didattica a distanza da fine ottobre. Almeno, quell’ultimo giorno di scuola del primo quadrimestre in presenza per me liceale sono riuscita a sfruttarlo al massimo. Io e i miei compagni siamo riusciti a salutarci essendo consapevoli del fatto che non avremmo saputo con sicurezza quando e se saremmo tornati. Abbiamo scherzato, ci siamo goduti quei momenti di persona e all’uscita, lontani dalla scuola, ci siamo fatti anche foto e video per ricordo.

Sicuramente è stato totalmente diverso rispetto all’ultimo giorno di febbraio: ora ci siamo adattati e abituati alla situazione, siamo più coscienti, responsabili e realisti. Proprio per questi motivi sono felice di aver passato un bell’ultimo giorno.

Da casa, la scuola è ovviamente molto diversa. In più, quest’anno mi ritrovo anche nel periodo in cui devo scegliere che università fare e soprattutto prepararmi per l’esame di ammissione. Non avrei mai potuto pensare che tutto questo sarebbe successo direttamente da casa mia, gli open day, le interrogazioni e le verifiche. Effettivamente a pensarci sembra una cosa assurda, che tuttavia è diventata la mia normalità. Rispetto a febbraio, inoltre, mi trovo molto meglio perché mi sono abituata e per questo sono molto più tranquilla. Il fatto di essere entrati in una situazione nuova che non sapevo come gestire mi disorientava, ma ora è tutto diverso ed io ne sono più consapevole.

Così, mi ritrovo a dividere le mie giornate tra didattica a distanza, compiti, le mie passioni ed esercizi preparatori per l’università. Ora che quest’anno devo pensare anche a questa, mi sento molto più cresciuta rispetto agli anni scorsi: al liceo sono maturata tantissimo, non pensavo che sarei riuscita a plasmare e ad ampliare in questo modo i miei ragionamenti ed il mio modo di pensare. Per questo motivo sono molto soddisfatta, dato che a livello mentale mi sento molto più adulta. Tuttavia, questo è un’arma a doppio taglio: se da un lato sono contenta, dall’altro inizio a sentirmi “stretta” dal liceo, come è normale che sia dato che l’anno prossimo dovrò cambiare scuola. Allo stesso tempo, se fosse possibile mi piacerebbe potermi fermare e rivivere questi cinque anni che hanno racchiuso una mia crescita importantissima, le mie nuove prime esperienze, gite, viaggi e persone meravigliose che hanno colorato la mia vita. Per ogni anno che trascorrevo diventavo una persona totalmente diversa, in continua evoluzione. La parte migliore è che, nonostante questo cambiamento continuo che non caratterizza solo me ma anche i miei coetanei, io e i miei amici siamo sempre stati in grado di rimanere ognuno al proprio fianco.

La parte che più mi dispiacerà sarà non vederli a scuola, anche se rimarremo comunque uniti. Io considero le tappe della mia vita come i capitoli di un libro che devo ancora leggere: sto finendo un capitolo magnifico che mi ha portato tanta gioia e difficoltà, personaggi che non avrei mai neanche potuto delineare a mente. Tuttavia, ho ancora molti capitoli da leggere e so che anche che mi affezionerò a loro come a quello del mio attuale presente, e che saranno in grado di portarmi molte sorprese.

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